La sezione elenca una selezione dei libri, scritti o curati, e di capitoli scritti per altri volumi, dai Didatti della formazione specifica della Scuola. La progressione dei volumi permette di seguire il percorso professionale dei docenti, da un approccio cognitivo-comportamentale alla psicoterapia costruttivista.
Gabriele Chiari Il costruttivismo in psicologia e in psicoterapia. Il caleidoscopio della conoscenza Milano: Raffaello Cortina, 2016
Il panorama della psicologia si è andato arricchendo negli ultimi anni con il diffondersi di prospettive psicologiche e di approcci psicoterapeutici che si rifanno ad una concezione costruttivista della conoscenza. Tale concezione si sta diffondendo trasversalmente e, nelle sue forme più radicali, si pone come alternativa ai più tradizionali e diffusi approcci cognitivi e cognitivo-comportamentali, permettendo di recuperare la ricchezza dell’indagine fenomenologica riscattandola dalla sua storica emarginazione. Il volume si propone nella prima parte di esporre la radice epistemologica del costruttivismo e di mostrarne la presenza in filosofia, in psicologia, in biologia e in cibernetica. Nella seconda parte vengono illustrati gli aspetti peculiari del costruttivismo così come si rivelano a livello della teorizzazione psicologica. La terza parte è dedicata a descriverne l’originalità e l’efficacia sul piano delle applicazioni psicoterapeutiche. Il volume si avvale di figure, tabelle e finestre che rendono più agevole la comprensione dell’argomento.
Lorenzo Cionini (a cura di) Modelli di psicoterapia. Roma: Carocci, 2013
Il volume mette a confronto sei modelli di psicoterapia tra i più diffusi nella realtà clinica italiana: la psicoanalisi e le terapie psicodinamiche, la psicoterapia cognitivo-comportamentale, la psicoterapia cognitivo-costruttivista, la terapia centrata sul cliente, la psicoterapia della Gestalt, la terapia con la famiglia nel modello sistemico-relazionale. Di ciascun modello vengono presentati i presupposti teorico-epistemologici di partenza e i loro sviluppi, e si spiega come tali presupposti si traducono nella pratica clinica.
A. Salvini, M. Dondoni (a cura di) Psicologia clinica dell’interazione e psicoterapia. Firenze, Giunti, 2011 (contiene: L. Cionini, C. Ranfagni, “La psicoterapia”, pp. 267-299)
Le più attuali prospettive della psicologia clinica e della psicoterapia confluiscono oggi, in modo coerente, all’interno di un paradigma interazionista. Si tratta di una psicologia i cui modelli sono affrancati dal positivismo psichiatrico, comportamentista e psicoanalitico. In questo volume viene proposta allo specialista e allo studente un’ampia serie di risposte che, in tale prospettiva, si ritiene siano le più adeguate alle varie problematiche psicologiche.
P. Moselli (a cura di) Il nostro mare affettivo. La psicoterapia come viaggio. Roma, Alpes, 2011 (contiene: L. Cionini, “Transfert e controtransfert, le emozioni del terapeuta: l’ottica cognitivo-costruttivista”, pp. 15-22)
Questo libro nasce dalla volontà di illustrare il panorama odierno della psicoterapia in Italia, oggi più vivo e più ricco che mai. Il volume, che nella sua struttura rappresenta e racconta un viaggio metaforico in nave, mostra il navigare della psicoterapia nel nostro Paese in questi ultimi 20 anni, che ha visto coinvolta la FIAP dall’anno della sua fondazione (1997). Nel libro, numerosi sono i contributi di chi ha percorso questa strada negli anni e di chi, seppur non facente parte della Federazione, ci ha voluto accompagnare, regalandoci delle preziose collaborazioni: Umberto Galimberti, Paolo Migone e Sergio Muscetta, come anche Guglielmo Gulotta e Chiara Simonelli. Sono passati oltre 20 anni dalla legge 56/89 che regolamenta la professione di psicoterapeuta; il cammino fatto dalla psicoterapia in Italia è stato lungo e movimentato. Il rischio per noi terapeuti è di non aver avuto piena coscienza di tutti i passaggi avvenuti in questo percorso. La psicoterapia italiana avrebbe potuto irrigidirsi in regole precostituite ma grazie all’opera culturale della FIAP e alla collaborazione del Coordinamento Nazionale delle Scuole di Psicoterapia (CNSP), tutto questo non è successo.
Gabriele Chiari, M. Laura Nuzzo Constructivist psychotherapy: A narrative hermeneutic approach. London, Routledge, 2010
This book represents the culmination of over a quarter of a century of careful work by the authors in developing their particular approach to constructivist psychotherapy. Not only does it contain an unusually detailed exposition of the assumptions underlying the approach, but it is also a rich source of clinical wisdom, which will be of great value to both trainees and more experienced therapists. (dalla recensione di D. Winter)
Trevor Butt George Kelly e la psicologia dei costrutti personali. (ed. it. a cura di G. Chiari) Milano, Angeli, 2009
La teoria dei costrutti personali formulata dallo psicologo americano George A. Kelly a metà degli anni ’50 è considerata attualmente una delle più avanzate e sofisticate espressioni del costruttivismo psicologico. La teoria sostiene infatti che la conoscenza personale è un’interpretazione, una narrazione, e che il disturbo psicologico non è causato da ciò che ci accade, ma dalla nostra interpretazione degli eventi. Trevor Butt fornisce un’affascinante descrizione del lavoro di George Kelly, collocandolo in un contesto storico e filosofico e considerando l’influenza del suo approccio pragmatico sulla psicologia clinica contemporanea. (dalla 4a di copertina)
Enrico Molinari, Alida Labella (a cura di) Psicologia clinica. Dialoghi e confronti. Milano, Springer, 2007 (contiene: L. Cionini, “Le psicoterapie cognitive e comportamentali”)
Il volume fornisce un panorama aggiornato dei principali aspetti teorici, formativi e di ricerca che attualmente caratterizzano la psicologia clinica in Italia. I diversi contributi rappresentano il frutto di un dialogo e di un confronto che si è articolato nel tempo fra alcuni dei principali studiosi italiani.
Riccardo Zerbetto (a cura di) Fondamenti comuni e diversità di approccio in psicoterapia. Milano, Angeli, 2007 (contiene: L. Cionini, G. Chiari, M. L. Nuzzo, “L’indirizzo cognitivo-comportamentale e costruttivista”)
Questo volume si propone di raccogliere una sintesi sui diversi orientamenti nella psicoterapia che l’esperienza e la consistenza dei percorsi formativi ha accreditato come maggiormente validated, per usare il termine generalmente utilizzato a livello internazionale, nell’arduo compito di differenziare i diversi approcci almeno in una fase intermedia o quantomeno sino a quando non saranno applicabili, semmai lo saranno, criteri di valutazione “scientifica” in un ambito così complesso. (dalla 4a di copertina)
Margherita Spagnuolo Lobb (a cura di) L’implicito e l’esplicito in psicoterapia. Milano, Angeli, 2006 (contiene: G. Chiari, “Introduzione. Integrazione, pluralismo, eclettismo: quale paradigma per il futuro della psicoterapia?”; L. Cionini, “Introduzione. La ricerca in psicoterapia”)
Che cosa rende terapeutica una psicoterapia? È la “dicibilità” del disagio in uno spazio relazionale? Oppure, come le nuove scoperte scientifiche e il pensiero filosofico attuale ci portano a pensare, a determinare la cura sono fattori “impliciti”? Sul filo conduttore della crisi della “dicibilità” come cura, questo volume raccoglie i contributi presentati al congresso della FIAP del 2005 dai rappresentanti contemporanei della psicoterapia italiana, su temi che vanno dalla formazione alla ricerca, dalla supervisione alla clinica, dalle scoperte delle neuroscienze sulla natura relazionale del cervello alla ridefinizione dei concetti basilari della psicoanalisi. (dalla 4a di copertina)
Camillo Loriedo, Farida Acri (a cura di) Il setting in psicoterapia. Milano, Angeli, 2005 (contiene: L. Cionini, C. Ranfagni, “Dal setting descrittivo al setting funzionale: regole d’improvvisazione nel gioco della terapia”)
Il presente volume racchiude i contributi di alcuni tra i più autorevoli esponenti delle diverse forme di psicoterapia, i quali riflettono sul tema del setting tenendo conto del proprio approccio di riferimento e, soprattutto, dell’esperienza acquisita sul campo. Il risultato è una panoramica ampia, se non esaustiva, della pratica psicoterapeutica in Italia e l’esplorazione di tematiche delicate e cruciali che vanno dalle limitazioni della relazione terapeutica alla libertà di espressione emotiva all’interno del contesto terapeutico. (dalla 4a di copertina)
Bruno G. Bara (a cura di) Nuovo manuale di psicoterapia cognitiva. Torino, Bollati Boringhieri, 2005 (contiene: G. Chiari, M. L. Nuzzo, “Le basi epistemologiche delle psicoterapie cognitive”; L. Cionini, “L’assessment”)
A quasi dieci anni dalla pubblicazione del primo Manuale sistematico di psicoterapia cognitiva, viene presentata l’edizione aggiornata e ripensata di questo fondamentale strumento di lavoro. Il Nuovo manuale, articolato in tre volumi, non si limita a proporre i progressi dell’ultimo decennio nel campo della ricerca psicologica, ma è un’apertura sul futuro, sulle nuove sfide che attendono chi si dedica o aspira a dedicarsi alla pratica terapeutica, e non solo in ambito cognitivo. Il primo volume affronta i presupposti teorici che sostengono le applicazioni cliniche. Accanto alle problematiche epistemologiche fondamentali (in altre parole i mattoni con i quali costruire l’approccio alla psicopatologia) vengono esplorati nuovi scenari e percorsi, come quelli indicati dalla Mindfulness-Based Cognitive Therapy o dalla possibilità di una medicina senza malattie, in cui la terapia diventi un mezzo per ottenere una piena consapevolezza del proprio funzionamento e raggiungere uno stato di benessere ottimale. (dalla 4a di copertina)
David A. Winter, Linda L. Viney (Eds.) Personal construct psychotherapy: Advances in theory, practice and research. London, Whurr, 2005 (contiene: G. Chiari, M. L. Nuzzo, “The psychotherapeutic relationship from a personal construct perspective”)
This book contains contributions from most of the leading international practitioners in the field. It will not only be of interest to psychotherapists, other clinicians, academics, and students who are already familiar with personal construct theory or constructivism, but also to those who are seeking a therapeutic approach which is integrative but has a clear theoretical rationale, and which is able to combine humanism with rigour. With contributions from experts across the globe, this book is a highly rigorous evaluation of personal construct psychotherapy. (dalla 4a di copertina)
Chiara Barni, Giulia Galli (con prefazione di L. Cionini) La verifica di una psicoterapia cognitivo-costruttivista sui generis. Firenze, Firenze University Press, 2005
Il volume conclude una serie di lavori sulla verifica dei risultati e dei processi delle psicoterapie che hanno dimostrato il superamento de facto della considerazione dei processi (o tecniche) delle varie scuole psicoterapeutiche: la focalizzazione nell’ipnosi, la designazione (o prescrizione paradossale) nella sistemica, l’interpretazione del transfert nella psicoanalisi, come “specifici” delle medesime. La verifica della psicoterapia, di cui si tratta nel libro che analizza con metodi qualitativi alcune sedute di psicoterapia condotte da L. Cionini, si è giovata di un abile uso del transfert da parte dello psicoterapeuta cognitivo il quale – sulla base del riferimento al suo “approccio” – non avrebbe dovuto ricorrere né al transfert né alla sua interpretazione. Da cui il sui generis del titolo. (dalla 4a di copertina)
Jonathan D. Raskin & Sara K. Bridges (Eds.) Studies in meaning 2: Bridging the personal and social in constructivist psychology. New York, Pace University Press, 2004 (contiene: G. Chiari, M. L. Nuzzo, “Steering personal construct theory toward hermeneutic constructivism”)
This book marks an attempt to “bridge the gap” between personal and social perspectives within constructivism. The chapters within stress the emerging integration of personal and social aspects of therapy, research, and theory development. As a result, this volume continues an already vibrant scholarly dialogue about personal and social perspectives within constructivist psychology. The chapters stand on their own as unique contributions, while also expounding on important personal/social themes. (dalla 4a di copertina)
Gabriele Chiari, M. Laura Nuzzo (Eds.) Psychological constructivism and the social world. Milano, Angeli, 2003 (contiene: G. Chiari, M. L. Nuzzo, “In the manner of a preface. Replacing personal construct psychology in its natural context: Critical psychology”; L. Cionini, G. Provvedi, “Explication and understanding in the psychotherapeutic process: The co-construction process of the ‘logic’ of the symptom by the therapist and the patient”; M. C. Ortu, “Psychotherapy as conversation: The realm of ‘the-still-unsaid'”)
What is the connection between a theory of knowledge and the social world? And, more specifically, what personal construct psychology (PCP) has to do with values such as social justice or empowerment? Those who share an interest in PCP could, and maybe should give a contribution to issues of social and political importance, especially in the historical period we are going through, characterised as it is by economic inequalities, ethnic and religious conflicts, and environmental deterioration. However, the PCP community has not been showing enough interest in social and political matters up to now. As a consequence, it does not appear as a member of the emerging movement of critical psychology. And yet, what joins the main disciplinary components of critical psychology – that is, sociological critical theory, psychological social constructionism, philosophical hermeneutics – is the common theoretical critiques of how mainstream psychology pursues knowledge. Scientific knowledge – mainstream psychology claims – is about facts, not about values, and an accumulation of objective facts devoid of personal and political interests can solve all human problems. Kelly refused this view of knowledge fifty years ago. In the light of a postmodern view of knowledge, the claim that science is value-free is an illusion. We have no direct or immediate access to a real world independent of our interpretation. We are enmeshed in the world, embedded in a historical culture, which provides us with descriptions of possible meanings we can give to our realities, our lives, ourselves. In doing research, in helping clients, in training students, as well as in all our daily activities, we are carriers of values. This is a view that all personal construct psychologists can easily share. This volume wants to give a contribution in this direction offering new views in the fields of education, management, health and social services, assessment, counselling, clinical psychology and psychotherapy.
Fay Fransella (Ed.) International Handbook of Personal Construct Psychology. London, Wiley, 2003 (contiene: G. Chiari, M. L. Nuzzo, “Kelly’s philosophy of constructive alternativism”)
This book illustrates by its breadth and scope the huge influencce the work of George Kelly has had, since its inception in 1955, on psychology and related disciplines. Including some previously unpublished material by Kelly and Bannister, alongside classic texts, the handbook is largely devoted to the practical applications of Kelly’s work today. Areas in which PCP is now being used include expert systems, forensic psychology, psychotherapy and counselling, politics, post-traumatic stress, education, developmental and family psychology, organizational psychology, cross-cultural understanding, nursing, policing, artificial intelligence and sport. As far as possible, each chapter aims to give the reader an idea or method that they can try out for themselves in their own work or personal context. (dalla 4a di copertina)
M. Laura Nuzzo (a cura di) Costruttivismo e psicoterapie. Cinque scuole a confronto. Ancona, peQuod, 2002 (con interventi di G. Chiari e L. Cionini)
Come psicologo e psicoterapeuta che da più di venti anni si muove all’interno della comunità che si rifà alla teoria dei costrutti personali di Kelly, ho avuto modo di seguire (e di favorire) lo sviluppo costruttivista fin dalle sue prime manifestazioni, osservandolo da un punto di vista, per così dire, privilegiato. La psicologia (e la psicoterapia) dei costrutti personali, infatti, può essere considerata un movimento di avanguardia, un’antesignana dell’attuale costruttivismo psicologico. Come uno dei fondatori, e come primo presidente dell’Associazione Italiana di Psicologia e Psicoterapia Costruttivista (AIPPC), inoltre, mi sforzo di favorire il perseguimento dell’obiettivo societario definito, nello Statuto, come quello di “promuovere il dibattito culturale e lo scambio di esperienze fra coloro che, pur all’interno di diversi orientamenti teorici, si riconoscono in questa comune matrice epistemologica”. Da questo intento è nato, due anni fa, il progetto di riunire intorno ad una tavola rotonda i rappresentanti di alcuni degli indirizzi psicoterapeutici che presentano al loro interno degli sviluppi costruttivisti. E’ così che mi sono trovata a coordinare un dibattito dal titolo “Il costruttivismo nelle psicoterapie: cinque scuole a confronto”. Questo libro, il primo di una Collana dedicata al costruttivismo psicologico, è appunto il risultato di tale dibattito.
Stefania Borgo, Giorgia della Giusta, Lucio Sibilia (a cura di) Dizionario di psicoterapia cognitivo-comportamentale. Milano: McGraw-Hill, 2001 (contiene: di L. Cionini le voci “Comprensione”, “Coscienza”, “Costruttivismo”, “Diagnosi”, “Formazione”, Inconscio”, “Interpretazione”, “Percezione subliminale”, “Spiegazione”; di G. Chiari le voci “Griglie di repertorio”, “Laddering”, “Resistenza al cambiamento”, “Teoria dei costrutti personali”)
Decine fra i più noti esperti italiani hanno cercato di sintetizzare le numerose acquisizioni dello sviluppo della psicoterapia cognitivo-comportamentale fornendo definizioni chiare, operative e complete dei termini che la caratterizzano.
Olga Codispoti, Cecilia Clementel (a cura di) Psicologia clinica. Modelli, metodi, trattamenti. Roma, Carocci, 1999 (contiene: L. Cionini, “Dalla prospettiva comportamentale a quella costruttivista”, “La psicoterapia cognitivo-costruttivista”)
Questo volume, pensato per la formazione universitaria dello psicologo ma anche per un rigoroso avviamento alla vita professionale, è stato concepito come una vera e propria guida teorico-pratica.
Fabio Veglia (a cura di) Storie di vita. Torino, Bollati Boringhieri, 1999 (contiene: G. Chiari, M. L. Nuzzo, “La storia del paziente secondo Gabriele Chiari e Maria Laura Nuzzo”; L. Cionini, “La storia del paziente secondo Lorenzo Cionini”)
Questo libro apre un dibattito e propone un confronto rigoroso, anche se non conclusivo, sui riferimenti teorici, sulle strategie, sugli atteggiamenti personali e sulle eventuali tecniche che gli psicoterapeuti cognitivi utilizzano per raccogliere, condividere, comprendere e orientare in senso clinico le riflessioni sulle storie di vita dei loro pazienti. La prima parte fa il punto sullo stato attuale delle conoscenze teoriche e delle applicazioni metodologiche relative alla storia personale del paziente, studiata nella cornice epistemologica della psicologia e della psicoterapia cognitiva. La seconda parte è costituita da un’intervista tematica, articolata in dieci quesiti proposti come titoli di altrettanti paragrafi, che permette a ognuno clegli autori di esporre il proprio punto di vista teorico e di presentare l’esperienza maturata sul campo. La terza parte propone al terapeuta cognitivo diversi strumenti di lavoro, mentre nella quarta vengono presentate e documentate alcune applicazioni speciali dell’uso della storia personale in psicoterapia.
Gabriele Chiari, M. Laura Nuzzo (a cura di) Con gli occhi dell’altro. Il ruolo della comprensione empatica in psicologia e in psicoterapia. Padova, Unipress, 1998 (contiene: G. Chiari, M. L. Nuzzo, “Comprensione, empatia e accettazione nella relazione terapeutica”; G. Chiari, M. L. Nuzzo, “Lo scienziato e il narratore: sugli approcci paradigmatici e narrativi in psicoterapia”; M. Ognibeni, “La centralità dell’elaborazione spontanea nella relazione terapeutica”; G. Chiari, M. L. Nuzzo, V. Alfano, P. Brogna, T. D’Andrea, G. Di Battista, P. Plata, E. Stiffan, “Percorsi personali di dipendenza”; M. C. Ortu, “Un approccio costruttivista alla terapia di coppia: illustrazione di un caso clinico con particolare attenzione alle modalità di relazione e di intervento”)
I contributi di questo libro elaborano il tema della comprensione sottolineando l’importanza di vedere il mondo con gli occhi dell’altro nell’ambito di una più generale “psicologia della comprensione” (capitoli uno e tre). Il capitolo due dibatte criticamente la distinzione tra pensiero paradigmatico e pensiero narrativo. Quest’ultimo viene utilizzato, in un ambito più strettamente psicoterapeutico, nel capitolo cinque. I numerosi aspettl di somiglianza tra la prospettiva costruttivista e la fenomenologia vengono illustrati nel capitolo quattro, mentre i capitoli sei e sette rispettivamente introducono la nozione evolutivo-costruttivista di percorso di dipendenza e la utilizzano nella gestione terapeutica del transfert. Infine, i capitoli otto e nove ampliano l’ambito delle applicazioni della prospettiva costruttivista kelliana alla terapia di coppia e all’esperienza carceraria.
Lorenzo Cionini (a cura di) Psicoterapie. Modelli a confronto. Roma, Carocci, 1998 (contiene: L. Cionini, “La psicoterapia”; L. Cionini, “La psicoterapia cognitivo-costruttivista”; L. Cionini, “La formazione in psicoterapia”)
Il campo della psicoterapia è caratterizzato da una pluralità di proposte teoriche e metodologiche che si concretizza nell’esistenza di molteplici indirizzi psicoterapeutici. Fino a non molti anni fa le contrapposizioni tra i diversi orientamenti erano così nette da impedire qualsiasi possibilità di dialogo. I progressi della conoscenza psicologica, i fermenti e gli svituppi verificatisi all’interno di ciascun modello psicoterapeutico hanno tuttavia determinato, negli ultimi anni, una de-radicalizzazione delle rispettive posizioni, facilitando scambi e confronti e consentendo una sostanziale legittimazione reciproca, pur nella restante diversità. In questo libro, otto fra i più importanti esponenti italiani di altrettanti indirizzi psicoterapeutici – psicoanalitico, cognitivo-comportamentale, cognitivo-costruttivista, sistemico-relazionale, analitico, transazionale, centrato sul cliente, gestaltico, corporeo-funzionale – espongono il proprio modello clinico utilizzando una griglia comune, proposta loro dal curatore, che rende ogni contributo facilmente e direttamente confrontabile con gli altri. It primo e l’ultimo capitolo affrontano inoltre alcuni temi generali: la definizione di psicoterapia e la valutazione della sua efficacia; il problema dell’integrazione fra i diversi modelli; le problematiche della formazione degli psicoterapeuti dal punto di vista del metodo e in rapporto all’attuale normativa di legge.
Stefania Borgo, Lucio Sibilia (Eds.) The patient-therapist relationship: Its many dimensions. Roma, Consiglio Nazionale delle Ricerche, 1994 (contiene: L. Cionini, D. M. Mattei, “Change theory and therapeutic relationship”; G. Chiari, M. L. Nuzzo, “Personal change and interpersonal relations: The psychotherapeutic relationship from a constructivist presupposition”)
The patient-therapist relationship gathers the contributions of internationally known researchers and clinicians working in the field of interpersonal communication as applied to clinical problems.
Lorenza Isola, Giuseppe Sacco (a cura di) La relazione terapeutica nelle terapie cognitive. Roma, Melusina, 1992 (contiene: L. Cionini, D. M. Mattei, “Relazione terapeutica e cambiamento”)
Il volume offre una panoramica di alcuni punti di vista sulla relazione terapeutica in ambito cognitivista. La relazione terapeutica viene considerata non solo un elemento di cura, ma anche di diagnosi e, secondo la qualità della relazione, di prognosi.
Gabriele Chiari, M. Laura Nuzzo (a cura di) La ricerca psicologica sul cancro. Milano, Angeli, 1992 (contiene: G. Chiari, M. L. Nuzzo, “L’orizzonte epistemologico e multidisciplinare della ricerca psicologica sul cancro in una prospettiva storica”; M. L. Nuzzo, G. Chiari, “Il cancro come costruzione personale”)
Questo volume rappresenta il punto d’incontro tra il vecchio interesse dei curatori per la teoria psicosomatica e il loro più recente contributo all’elaborazione di un approccio costruttivista in psicologia e in psicoterapia; nello stesso tempo, vuole rappresentare il punto di partenza per un programma di ricerca sul cancro basato, appunto, su una prospettiva costruttivista. Quando i curatori cominciarono a pensare alle neoplasie come suggestivo banco di prova di una teoria costruttivista della persona che risolvesse la dualità mente-corpo, ritenevano di non poter contare che su sporadici contributi psicologici al problema. È bastato, invece, un primo «sondaggio» bibliografico per scoprire una vena che si è poi rivelata ricca di teorie, osservazioni cliniche e ricerche sperimentali sul rapporto tra personalità e cancro. Il volume passa ampiamente in rassegna questi contributi, distinguendo quelli di matrice neuroimmunoendocrinologica da quelli psichiatrici, psicoanalitici e psicologici, offrendo in tal modo ai medici, agli psicologi e agli psicoterapeuti un utile punto di riferimento. Tanto più utile in quanto è possibile riscontrare nei diversi lavori una convergenza tale da far emergere l’identità della persona che al cancro è predisposta o che ne è affetta. Tale identità viene descritta nell’ultimo capitolo del volume.
Tito Magri, Francesco Mancini (a cura di) Emozione e conoscenza. Prospettive filosofiche, psicologiche e cliniche. Roma, Editori Riuniti, 1991 (contiene: L. Cionini: “La presa di coscienza e le emozioni”)
La tesi che sottende i contributi del volume è che sia possibile spiegare la condotta individuale rinunciando alla dialettica fra parti («ragione» e «passione») senza per questo ridurre l’emotività a conoscenza o viceversa, rispettando quindi la complessità della persona.
Lorenzo Cionini Psicoterapia cognitiva. Teoria e metodo dell’intervento terapeutico. Roma, La Nuova Italia Scientifica, 1991
In questo libro il problema del cambiamento psicoterapeutico viene affrontato secondo l’ottica cognitivista. Nella prima parte del volume vengono analizzati i problemi teorici connessi con la costruzione di un modello clinico di intervento che rispetti i presupposti di una necessaria integrazione fra le conoscenze scientifiche di base e la prassi clinica. Nella seconda viene ampiamente descritta la metodologia dell’intervento terapeutico nei suoi diversi aspetti: le modalità di inquadramento diagnostico “esplicativo” delle organizzazioni conoscitive individuali, i principi strategici e le principali tecniche psicoterapeutiche che possono essere adottate per promuovere un riequilibrio del sistema conoscitivo del paziente, i criteri di utilizzazione della relazione terapeutica come strumento di cambiamento.
Franz Epting Psicoterapia dei costrutti personali. (ed. it. a cura di G. Chiari e M. L. Nuzzo) Firenze, Psycho, 1990
E’ il primo libro pubblicato in Italia a trattare le implicazioni cliniche della teoria dei costrutti personali. Si compone di una parte introduttiva in cui vengono offerti al lettore i necessari richiami alla teoria dei costrutti personali in relazione al problema della psicoterapia. In particolare viene enfatizzato il rapporto con il cliente. La seconda parte tratta invece tutti i passaggi più rilevanti della sequenza terapeutica (dalle attese del cliente fino alla sua ristrutturazione) riportando molti esempi ed esemplificazioni. Questa parte del libro è puntuale nell’indicare la metodica operativa. La terza parte è dedicata ad ulteriori indicazioni su altre tecniche psicoterapeutiche e all’approfondimento di alcune varianti tecnico-procedurali. Il libro si distingue per chiarezza e semplicità espositiva; linearità sul piano delle indicazioni operative e pratiche. Può costituire un ottimo strumento informativo per la pratica clinica, dal momento che molti psicologi italiani cominciano ad interessarsi a questo «modello», peraltro molto vicino (anche se non identificabile) con gli approcci terapeutici di tipo cognitivista.
Don Bannister, Fay Fransella L’uomo ricercatore. Introduzione alla psicologia dei costrutti personali. (ed. it. a cura di G. Chiari e M. L. Nuzzo) Firenze, Psycho, 1986
«Abbiamo scritto questo libro per persuadere gli psicologi, professionisti o cultori della materia, che la teoria dei costrutti personali ha un ampio raggio di implicazioni». Inclusa nella prima edizione di questo libro tale affermazione d’intenti rimane valida per la presente seconda edizione nonostante molte cose siano accadute alla teoria dei costrutti personali in questi ultimi anni. Gli autori descrivono e valutano alcune delle forme nelle quali la teoria è stata oggi intesa per essere usata in campi così diversi come l’architettura, l’antropologia, la religione, la vita quotidiana, la criminalità, le tecniche d’insegnamento ed i metodi di psicoterapia di gruppo. La psicologia dei costrutti personali, considerando ciascuno di noi come inventore di se stesso e interprete del nostro mondo si confronta con la psicologia tradizionale. Uno degli scopi di questa nuova edizione è di riaffermare che la creazione di questa «psicologia totale» è essenzialmente un atto rivoluzionario.
Francesco Mancini, Antonio Semerari (a cura di) La psicologia dei costrutti personali: saggi sulla teoria di G. A. Kelly. Milano: Angeli, 1985 (contiene: S. Chiari, G. Chiari, “Il posto di George A. Kelly nella storia della psicologia contemporanea”; G. Chiari, M. L. Nuzzo, “La ragione dell’emozione. La conoscenza individuale in una concezione costruttivista monista”; G. Chiari, M. L. Nuzzo, “Bibliografia ragionata sulla psicologia e la psicoterapia dei costrutti personali”)
L’opera di Kelly si configura come una delle prime, più articolate ed originali teorie costruttiviste della personalità. In questo volume sono presentati dei saggi nei quali si definisce la posizione della teoria dei costrutti personali sia rispetto ad altre teorie psicologiche e al falsificazionismo popperiano, sia rispetto a tematiche di grande portata come il rapporto organismo-ambiente, l’inconscio, la conoscenza di sé, le emozioni, lo sviluppo e la psicopatologia.
Gabriele Chiari, M. Laura Nuzzo (a cura di) Crescita e cambiamento della conoscenza individuale. Milano, Angeli, 1984 (contiene: G. Chiari, G. G. Gardner, M. L. Nuzzo, “Conoscenza individuale e conoscenza scientifica: utilità dell’analogia in psicoterapia cognitiva”; G. Chiari, M. L. Nuzzo, “Le terapie cognitive e cognitivo-comportamentali: orientamenti e presupposti”)
La psicologia dello sviluppo e la psicoterapia cognitiva hanno come comune oggetto di studio la conoscenza individuale, la cui crescita non si esaurisce con l’età adulta, ma prosegue ininterrottamente per tutto il corso della vita di un individuo in un processo di costruzione che nasce dal tentativo di controllare l’ambiente attraverso la formulazione di teorie e previsioni e la soluzione dei problemi. Il volume intende sottolineare le linee di implicazione tra questi due campi della psicologia, di solito trattati separatamente. Ritenendo che la “psicologia dei costrutti personali” di George A. Kelly consenta più di altre teorie costruttiviste un’analisi coerente dello sviluppo precoce e del cambiamento terapeutico, sono stati inseriti nel volume diversi lavori che su tale modello si fondano.
Gabriele Chiari, M. Laura Nuzzo (a cura di) Le prospettive comportamentale e cognitiva in psicoterapia. Roma, Bulzoni, 1982 (contiene: L. Cionini, “Cognitivismo: rottura o evoluzione del paradigma?”)
Il volume raccoglie una selezione delle relazioni presentate al «Congresso nazionale di terapia del comportamento e terapia cognitivo-comportamentale» (Roma, 20-21 giugno 1981), organizzato da G. Chiari e M. L. Nuzzo, primo congresso dell’allora Società Italiana di Terapia del Comportamento (SITC), da allora Società Italiana di Terapia Comportamentale e Cognitiva (SITCC).
Top
Caricamento commenti...
Questo sito utilizza i cookie. Se prosegui la navigazione accetti il loro uso.OkLeggi di più